FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

In Cit Turin, R3Architetti trasforma un negozio in delizioso loft

Lo studio R3Architetti è composto da giovanissimi architetti torinesi, con formazione internazionale; l'ho scoperto con Open House Torino 2017, grazie al loro studio di San Salvario ricavato in un negozio e dotato di tutti gli elementi e i comfort necessari (adesso lo studio, molto più grande, è in via Baretti 46, sempre a San Salvario). Questa passione per gli spazi un tempo commerciali da reinventare a nuovi usi è tornata anche per il delizioso loft di Alexandru Popescu, uno degli architetti dello studio, in Cit Turin e aperto per Open House Torino 2018. L'ho visitato in quell'occasione, insieme a decine di torinesi che sono rimasti incantati da come uno spazio piccolo sia stato trasformato in 'casa' e faccia respirare 'accoglienza' e 'calore' sin dall'ingresso. Merito dei colori chiari, del contrasto di materiali, della luce. Ma andiamo con ordine!

From shop to loft From shop to loft

"In realtà questa è una ristrutturazione di una ristrutturazione: quando sono arrivato, il locale non era più un negozio e aveva già un soppalco, che copriva tutta la sua lunghezza, l'ingresso era stato spostato sul cortile e c'era una scala, più o meno in mezzo al volume, che, quasi a pioli, saliva su, dove c'erano due camere, una aperta verso il cortile e l'altra senza aria né luce" spiega Alexandru Popescu "Il lavoro di ristrutturazione che abbiamo fatto è stato molto interessante, risultato anche dei compromessi con i condomini e dei permessi del Comune di Torino. Abbiamo infatti dovuto chiedere i permessi per modificare la facciata: l'apertura del negozio è stata trasformata in una grande finestra, che garantisce la privacy e la luce a chi vive nell'appartamento. Ho voluto un intervento estremamente rispettoso della facciata novecentesca: abbiamo le stesse scansioni del bugnato, il davanzale in pietra di Luserna, uguale a quelli delle altre aperture dell'edificio".

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All'interno, lo spazio è stato rivoluzionato: è stato ripristinato l'antico ingresso nell'atrio dell'edificio, mentre sul lato verso il cortile sono stati realizzati l'antibagno e il bagno, quest'ultimo con una parete vetrata opaca che dà luce anche all'adiacente zona cucina e pranzo. È un bagno piccolo, ma di design contemporaneo e luminoso. Sul lato verso la via, è stato eliminato un pezzo di soppalco, così da avere uno spazio a tutta altezza, di circa 4,50 metri che dà un'idea dell'antico volume del locale. "La pianta è un po' particolare: il manuale di architettura vorrebbe che, entrando a metà del lato lungo, in un rettangolo lungo e stretto, devi mettere il bagno nel punto più sfortunato, a metà, e distribuire le stanze a destra e a sinistra. Ma ho preferito il bagno sul fondo del rettangolo, in modo da avere poi un unico spazio più ampio. Sopra c'è una classica stanza da letto che non ha chiesto particolari attenzioni".

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Tutto l'arredamento è su misura ed è giocato per sfruttare ogni minimo spazio. "Il tavolo l'ho fatto io, è difficile trovare tavoli così stretti e lunghi, per cui l'ho fatto su misura, senza capotavola, altrimenti sarebbero saltati i posti laterali accanto, è un tavolo democratico. Su quel tavolo, abbiamo preparato i primi progetti di R3, perché questo è stato il primissimo studio, prima di trasferirci a San Salvario; lo usiamo per mangiare e per lavorare ed è in continua evoluzione: ultimamente ho aggiunto una lastra di marmo, per utilizzarlo anche come piano di lavoro in cucina". Su misura anche la scala, formata da una trave portante centrale e con scalini di sottili lamiere d'acciaio alte 8 mm, e la scrivania del piano superiore, che fa anche da ringhiera del soppalco e "ha una base sopra e sotto, quest'ultima saldamente ancorata al soppalco; la seduta è integrata: un cubo su ruote, che si sposta, viaggia su due livelli ed è anche contenitore". La pedana che definisce il soggiorno, anch'essa appositamente realizzata, è anche una sorta di sgabuzzino orizzontale: i suoi capienti cassetti contengono tutto, compreso l'aspirapolvere.

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Una delle cose che mi hanno colpito è il contrasto dei materiali: la muratura a vista, senza intonaco, solo pitturata di bianco, la scala nera d'acciaio, gli arredi in legno chiaro. "Le pareti in realtà sono state 'stonacate': lasciare la muratura a vista è stato un modo di dare personalità all'appartamento, con le pareti lisce non avrebbe avuto lo stesso effetto. Mi ha ispirato l'Erasmus in Svezia, amo l'architettura svedese e questo è un suo tipico elemento. Scoprire la muratura è stato divertente perché abbiamo trovato di tutto, persino pietre di fiume, frammenti di granito, mattoni messi di taglio o di piatto". Praticamente, uno spaccato di muratura torinese del primo Novecento: l'irregolarità dei corsi è però un elemento di fascino estetico.

Il contrasto tra i materiali è una delle caratteristiche di R3 Architetti. Popescu la spiega con l'interesse per l'uso contemporaneo di materiali freddi e caldi, che richiamano un po' le teorie orientali e, di nuovo, l'architettura scandinava: "L'Universeum di Gert Wingårdh, a Goteborg, con la sua mescola di materiali spiega un po' quello che nel nostro piccolo tentiamo di fare e approfondire" spiega ancora Alexandru. Ed è bello sentire parlare un giovane architetto torinese, di formazione internazionale, di influenze cosmopolite, portate poi nella nuova architettura cittadina. Torino cambia e si trasforma anche così.

Le fotografie sono di R3Architetti.


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