Se siete passati in piazza Castello e
dintorni ieri sera, avrete notato le
prove di luci sulla cupola della
Cappella della Sindone. La testimonianza tangibile che
l'attesa è
davvero finita e la Cupola del Guarini sta per tornare alla città,
dopo
oltre vent'anni di chiusura, a causa dell'incendio che l'ha
distrutta. Ci sono giovani torinesi nati con la Cappella già chiusa
e anch'io, che andavo all'Università, in quel 1997, non ho grandi
ricordi personali dei suoi interni, solo qualche flash.
Con
l'apertura della Cappella, torna alla città
un patrimonio storico,
artistico e culturale di valenza europea: la cupola disegnata da
Guarino Guarini, nel XVII secolo, è
una delle più belle architetture
dell'età barocca, per il controllo anche simbolico della luce,
dall'alto verso il basso, a indicare la Resurrezione del Cristo e la
salvezza attraverso la Fede, per le invenzioni stilistiche e per le
illusioni ottiche, che fanno credere lo spazio più ampio di quanto
lo sia in realtà. Sulla forza simbolica della Cappella della
Sindone, avevo scritto un articolo tempo fa,
vi ripropongo il link,
perché secondo me vale davvero la pena visitare la cupola avendo
la
consapevolezza di tutte le letture possibili.
Costruita come
cerniera tra il Duomo di
Torino e il Palazzo Reale, quasi a simboleggiare il luogo d'incontro
tra il potere religioso e il potere politico del Ducato di Savoia, la
Cupola aveva
ingresso dal Duomo, attraverso le scalinate poste ai
lati dell'altare, e da Palazzo Reale, quest'ultimo a
uso esclusivo
dei Savoia, proprietari della Sacra Sindone, fino alla cessione fatta
per testamento da re Umberto II d'Italia al Papa. Con la riapertura,
cambierà l'impostazione della visita: la Cappella entrerà
nel
percorso dei Musei Reali, con ingresso da Palazzo Reale. Da una parte
si esalterà
il ruolo dei Savoia nella sua costruzione e si potrà
apprezzare come i Duchi prima e i Reali poi, vivevano questa
splendida architettura
come cosa propria, dall'altra
si perderà un
po' il suo profondo significato religioso, diventando una tappa di
una visita a un Museo (la Sacra Sindone, oltretutto, non sarà più
conservata nel fastoso monumento barocco al centro della Cappella),
tra Palazzo Reale e la Galleria Sabauda. Ma sono cose di cui ci
renderemo conto tra qualche mese, quando, passata l'euforia della
riapertura, la Cappella della Sindone entrerà a far parte degli
itinerari culturali e turistici cittadini.
Adesso ci aspettano
tre giorni di festa, per il suo ritorno. E che festa! Il
27 settembre
2018 (domani), l'inaugurazione, alla presenza del
Ministro per i Beni
Culturali Alberto Bonisoli e le più importanti autorità locali,
guidate dal Presidente della Regione Piemonte
Sergio Chiamparino e
dalla sindaca di Torino
Chiara Appendino. Nel pomeriggio, alle ore 16, l'inaugurazione dell'
esposizione
straordinaria degli oggetti legati alla Sindone, al
Museo Diocesano, in piazza San Giovanni 4; alle ore 18, l'inaugurazione della mostra
La Sindone e la sua immagine. Storia, arte e devozione, a
Palazzo Madama.
Quindi, in serata,
l'illuminazione scenografica della Cupola, che si potrà apprezzare soprattutto da piazza San Giovanni (non perdetela perché sarà solo giovedì sera!); in Duomo, il
28 settembre alle ore 19, la
Messa Solenne celebrata dall'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, e
il giorno dopo, il
29 settembre alle ore 21, un
concerto. Il
28 e 29
settembre 2018, dalle ore 9, nell'Auditorium Vivaldi della Biblioteca
Nazionale di Torino, in piazza Carlo Alberto 3, un
convegno
internazionale racconterà la Cappella della Sindone, dalla sua
costruzione ai suoi simbolismi, dalla religiosità fino al lungo
restauro, una vera e propria sfida per architetti e specialisti, non
esistendo una documentazione su statica e tecniche di costruzione (il programma completo della dua giorni su
www.museireali.beniculturali.it).
Poi, finalmente,
dal 28 settembre 2018, la Cupola del Guarini
sarà
aperta al pubblico: si potrà entrare a visitarla al
prezzo
speciale di 3 euro; nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda, a
poca distanza dall'ingresso alla Cappella, ci sarà un'
esposizione
fotografica che racconterà il lungo lavoro di restauro,
dall'incendio a oggi. Terminato il weekend,
dal 2 ottobre 2018, la Cappella entrerà nel
normale itinerario di visita dei Musei Reali, inclusa nel biglietto di visita, e sarà allora che varrà
la pena visitarla. Non adesso, tra euforia, curiosità e
presenzialismo, ma dopo, quando la folla sarà passata e ci sarà
tutto il tempo di
godersela senza fretta, ammirando architetture,
invenzioni e simbolismi e, magari avendo la possibilità di fermarsi
a riflettere e rivolgersi a qualche Dio. Sarà allora che tornerò a
raccontare la Cappella della Sindone in Rotta su Torino.
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