Se guardate le foto d'epoca
dell'
Esposizione Universale di Torino del 1898, probabilmente farete
come me, vi chiederete tutto il tempo perché quelle autentiche
meraviglie di padiglioni sorti lungo il Po, nel Parco del Valentino e
dintorni, siano stati demoliti (la maggior parte era costruita in
materiali provvisori, inadatti a resistere al tempo). Tra le poche
architetture sopravvissute, c'è il
Villino Caprifoglio: è
all'ingresso del Parco del Valentino,
dal lato di Torino Esposizioni.
È
inconfondibile: è alto solo due piani, ha pianta rettangolare e
tetti spioventi decorati con una
cornice in ferro finemente lavorata
(ricorda un po' il
liberty in voga di lì a poco); le facciate,
caratterizzate da finestre con battenti in legno, presenta
decorazioni lignee ispirate all'architettura nordeuropea.
Fu
costruito per l'Esposizione Universale: doveva essere
la casa del
custode, con uno spazio per gli attrezzi. Poi, poco prima della
Seconda Guerra Mondiale, fu
trasformato nella biblioteca del Parco
del Valentino. E questa era una bellissima funzione:
immaginatevi nel
Parco degli anni 30, quando nel vicino corso Massimo d'Azeglio
passavano poche auto e tutt'intorno erano
prati, viali e panchine. E
pensate che davanti al villino c'era
anche il laghetto del Parco del Valentino, che fu interrato pochi anni dopo. I nostri nonni e
bisnonni andavano in biblioteca, dove potevano prendere un libro in
prestito e poi leggerlo seduti sulle panchine, all'ombra dei viali
del Parco o sulla riva del Po; quali migliori viste per godersi un
libro?
Dopo la guerra, il Villino riprese la sua vocazione di
biblioteca, ma destinata soprattutto ai bambini. Qui, infatti le
scolaresche e i ragazzini del quartiere hanno ascoltato per anni le
letture ad alta voce e partecipato alle attività culturali che li
stimolavano alla lettura. Poi, pochi anni fa,
la chiusura: il passare
del tempo e i lavori di manutenzione da realizzare non lo rendevano più sicuro per i piccoli.
Adesso il villino Caprifoglio
è passato alla
Circoscrizione 8, che lo riaprirà a breve, con
attività culturali ancora da selezionare. Speriamo siano
sempre
legate anche al Parco del Valentino, per non interrompere lo storico
legame.
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