La
Giornata del Romanico, che Torino e
il Piemonte
celebreranno domenica 14 aprile 2019, può avere un bel
prologo (o
epilogo, se vogliamo essere cronologici) a
Palazzo Madama,
dove da qualche giorno, nella Sala degli Stemmi, c'è
Notre Dame
de Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale, con quattro teste provenienti dalla Cattedrale di Francia. La storia di queste quattro
sculture è appassionante. Notre Dame è stata
uno dei grandi
cantieri del gotico francese ed è sempre stata, soprattutto, la
Cattedrale di riferimento della Francia (il suo fascino gotico è
straordinario, gira e rigira
riesci sempre a tornare lì davanti e a
fare la coda, nelle ore in cui è meno lunga, per tornare a entrare e
a lasciarti sedurre).
Anche per questo, negli anni della
Rivoluzione Francese, fu particolarmente presa di mira: non solo era
il simbolo più importante
dell'odiato Clero, ma nelle sue facciate
portava anche una sorta di
galleria a cielo aperto dei sovrani di
Francia. Così, per ordine del Comitato Rivoluzionario parigino,
molte sculture della Cattedrale furono
abbattute, staccate dalle
facciate e abbandonate per anni sulla sua piazza. Fino a quando, non
vennero consegnate agli imprenditori edili come
materiale da
costruzione (immaginate l'enorme patrimonio artistico perduto...
le Rivoluzioni hanno sempre fatto danni all'arte e alla cultura, con
l'ansia di distruggere il passato). Quando, a metà dell'Ottocento,
si decise di
restaurare Notre Dame, che si trovava in condizioni
disastrose,
Eugène Viollet-le-Duc e J
ean-Baptiste Lassus dovettero
fare un
lavoro filologico, per ricostruire le sculture perdute,
studiando gli antichi documenti e
imitando le opere delle Cattedrali
coeve, come quelle di
Chartres,
Reims e
Amiens, tutte grandiose e
belle, negli immediati dintorni della capitale francese.
Quanto
alle quattro sculture esposte a Palazzo Madama, furono
ritrovate nel
1977, durante i lavori alle
fondazioni dell'
Hôtel Moreau, sede della
Banque Française du commerce extérieur, dove furono utilizzate,
insieme a molte altre, come materiale di riempimento. Furono donate
alla Repubblica, che le conserva nel
Musée de Cluny.
A Torino
l'esposizione nella Sala degli Stemmi, che conserva elementi
dell'arte medievale, tra stemmi e lapidi, sottolinea
l'idea di una
storia spezzata. E fa pensare
alle distruzioni e alle mutilazioni
compiute in tutti i tempi, per affermare una nuova pagina, a
discapito del passato: sapremo fare rivoluzioni, rispettando quello
che siamo stati? Tanti i temi suggeriti dall'allestimento, che
accompagna queste teste gotiche con
strumenti multimediali: immagini
e audio ricostruiscono, alle loro spalle, la loro storia, nella
storia di Notre Dame. Si scoprono così il cantiere della grande
chiesa gotica, la sua storia straordinaria di Cattedrale di Francia,
con le conseguenze anche nefaste, le spoliazioni subite e il restauro
romantico tentato nell'Ottocento da Viollet-le-Duc.
Una mostra
piccola, quattro sole sculture, ma
carica di suggestioni
d'architettura, storia e letteratura, e risultato di una
collaborazione prestigiosa, quella con il
Musée di Cluny (insieme i
due Musei hanno organizzato anche la mostra
Un cardinale in viaggio.
Guala Bicchieri collezionista di arte gotica tra Vercelli, Limoges,
Parigi e Londra, a Torino un paio di anni fa).
Notre Dame de
Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale è a Palazzo Madama,
in piazza Castello,
fino al 30 settembre 2019. L'
orario di apertura è
da mercoledì a lunedì ore 10-18, chiuso il martedì. Il
biglietto
costa 10 euro, ridotto 8 euro, gratuito per i possessori delle
tessere Abbonamento Musei e Torino Card.
Tutte le info su
www.palazzomadamatorino.it.
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