Sono
davvero gli ultimi giorni per visitare questa mostra, piccola, ma
significativa, come tutte quelle organizzate nella Sala Mostre della
Regione Piemonte, in piazza Castello 165. Si intitola
Le pietre di
via Roma, è curata dal Museo Regionale di Scienze Naturali, con la
collaborazione del Dipartimento di Scienze della Terra
dell'Università degli Studi di Torino, e invita a scoprire via Roma
usando un'inedita chiave di lettura: le sue pietre e i suoi marmi.
Avete mai pensato alla via dello
shopping e della passeggiata
pomeridiana in questo modo?
Eppure proprio le pietre utilizzate
per la sua costruzione e le tecniche impiegate, spesso all'avanguardia, sono la dimostrazione di come questa strada sia stata ritenuta fondamentale per l'immagine di
Torino, sin dalla sua prima progettazione. Una prima idea di via Roma
nasce nel 1587, quando il duca Emanuele Filiberto, avendo già
rafforzato
le difese cittadine con la Cittadella, decide che è ora
di occuparsi dell'abbellimento della sua nuova capitale e chiede
all'architetto Ascanio Vitozzi una nuova via porticata, che da piazza
Castello porti verso sud. Il progetto fu però realizzato solo vari
decenni dopo, da Carlo di Castellamonte, che disegnò una via più
stretta e senza portici, interrotta da una
place royal (l'attuale
piazza San Carlo) e caratterizzata da un'architettura uniforme fino
alla Porta Nuova. La strada non avrebbe più subito sostanziali cambiamenti fino
agli anni 30 del XX secolo, quando la
vecchia via Roma fu demolita e ridisegnata, più ampia, con i portici immaginati da Emanuele
Filiberto, con un'architettura uniforme, seguendo le indicazioni
castellamontiane, e con un'immagine decisamente razionalista
nell'ultimo tratto, tra piazza San Carlo e piazza Carlo Felice.
La
mostra ripercorre la storia di questa strada, attraverso stampe e
foto d'epoca, che testimoniano quanto sia significativa nella vita
dei torinesi. Ma è l'analisi delle pietre ad affascinare, perché è
attraverso la conoscenza delle caratteristiche tecniche delle pietre
e delle stesse tecniche utilizzate per valorizzare le loro qualità, non solo statiche, ma anche decorative, che si capisce quanto sia stata considerata importante via Roma dalle
autorità cittadine. che si sono mano a mano succedute. La via Roma di
Torino è un vero e proprio monumento all'industria lapidea
nazionale, assicurano gli organizzatori della mostra, grazie anche
alle ardite soluzioni tecnologiche, utilizzate a volte per la prima
volta in Italia. Si tratta di memorie e di saperi, di conoscenze
tecniche e artigiane, di realtà produttive che generalmente
ignoriamo e che tendiamo a non considerare e che, però, hanno
contribuito per secoli all'immagine delle nostre città e, nel caso
di via Roma, sono la prova di un legame forte e costante di Torino
con il suo territorio.
La mostra chiude il 31 agosto
(dopodomani!), non perdetela: amerete di più via Roma e la
guarderete con nuovi occhi (ancora più affettuosi, se possibile).
L'orario di apertura è dalle 11 alle 17, l'ingresso è libero.
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