Via Roma è una delle vie dello
shopping cittadino, cambiato nei decenni come è cambiata la nostra
società. Tutti sappiamo che è stata
ricostruita in epoca fascista,
nel 1936, è evidente soprattutto nell'ultimo tratto, da piazza San
Carlo a piazza Carlo Felice, dove l'
architettura razionalista non
cita più quella storica torinese, come sì succede nel primo tratto,
ma si esprime in tutta libertà. Sin dalla sua nascita, come
asse
principale del primo ampliamento della città, nel XVII secolo, via
Roma, allora via Nuova, da piazza Castello alla Porta Nuova, è stata
una delle vie più importanti e più prestigiose di Torino,
perpendicolare a via Garibaldi, diretta da piazza Castello verso
Ovest e la Francia.
Prima della ricostruzione degli anni '30, via
Roma
non aveva i portici, era più stretta e aveva l'aspetto austero
caro a Carlo di Castellamonte, l'architetto che la disegnò. I
portici furono previsti, per volere di Cristina, la Duchessa
Reggente,
solo in piazza San Carlo, così da accentuare il suo
carattere aulico e di
place Royale. Dobbiamo immaginarci insomma via
Roma più come via Garibaldi che come via Po, con
marciapiedi stretti
e una
vocazione commerciale che si manifestava anche
nella Galleria Nazionale, andata perduta con la demolizione; tra i piccoli e grandi gioielli
persi con la ristrutturazione della via, anche l'edificio del
cinema
Ghersi, che era stato costruito all'inizio del XX secolo, arretrato,
rispetto al filo della via, e già con i portici, in vista di
un'eventuale ricostruzione di via Roma, ma non fu sufficiente per
evitare la sua fine (vedi la prima foto, in alto a sinistra).
La riqualificazione della via significò
anche la
scomparsa di molti negozi; non tutti i commercianti ebbero
infatti le possibilità e capacità economiche di aspettare la
costruzione dei nuovi locali e chiusero definitivamente l'attività
oppure si trasferirono altrove. Solo i più grandi e più importanti
aspettarono la ricostruzione in
strutture provvisorie, poste in
piazza San Carlo.
Negli ultimi decenni di vita, via Roma non aveva
più lo splendore che dovette caratterizzarla nei secoli precedenti;
sapendo che sarebbe stata prima o poi ricostruita, i proprietari dei
palazzi non eseguirono più
i lavori di manutenzione: la più
importante via del centro presentava così un aspetto
trascurato
quando non
fatiscente. La demolizione, che ha riguardato interi
isolati, in condizioni igieniche precarie, ci ha fatto perdere la
memoria della Torino passata, ma
ha ridato dignità a una via
importante, ancora oggi tra le predilette dei torinesi per le
passeggiate e lo svago.
Le fotografie sono state tratte dal web, in particolare da Torino Sparita del forum skyscrapers.com
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