Nel web e nei forum, gira una preziosa
fotografia ottocentesca, in cui si vede l
'antica chiesa di San
Tommaso, poco prima del suo abbattimento, durante la
costruzione di
via Pietro Micca. E' una foto storica, che racconta
un momento
decisivo e drammatico, nella rinascita del centro cittadino. Via
Pietro Micca venne costruita
alla fine dell'Ottocento, grazie alla
nuova attenzione del Regno d'Italia per le condizioni igieniche delle
sue città. Approfittando della
Legge di Napoli, che permetteva il
risanamento dei centri storici, anche a Torino
furono demoliti interi quartieri, a ovest di piazza Castello e del Palazzo Reale; erano aree
di
impianto ancora medievale, con viuzze strette, dal difficile
ricambio d'aria e dalle condizioni igieniche piuttosto
precarie, a
causa di umidità e sporcizia. Curiosamente, la demolizione
dell'Ottocento portò alla costruzione
delle due vie diagonali del
centro ortogonale: via Pietro Micca e via IV marzo, la prima risposta
a via Po, dal XVII secolo.
La costruzione di via Pietro Micca non
fu un cammino di rose per
Carlo Ceppi, l'architetto che diresse i
lavori; tra i vari problemi che si trovò ad affrontare c'era
la
chiesa di San Tommaso. Di storia
antichissima, risalente
probabilmente all'XI secolo, la chiesa era uno dei luoghi di culto
più amati della città. Aveva
un impianto a croce latina, con tre
navate, e fu oggetto di numerose ristrutturazioni:
nel 1445 ebbe un
crollo e venne ricostruita negli anni successivi, mantenendo
l'originaria pianta;
nel 1584 ci furono nuovi lavori di ricostruzione
e all'inaugurazione fu presente addirittura il
Duca Carlo Emanuele I.
La piccola chiesa di San Tommaso, del resto, era al centro di un'area
popolosa, i suoi frati dirigevano gli orti e gestivano i cimiteri che
la attorniavano; gravitavano intorno alla chiesa anche
le nobili
famiglie che avevano casa nei dintorni: gli
Scaglia di Verrua, il cui
Palazzo, in via degli Stampatori, continua a essere
uno dei più belli di Torino, donarono un sontuoso altare barocco al nuovo edificio. Tra
alterne vicende, la chiesa arrivò finalmente al XIX secolo e il suo
dramma scoppiò durante la costruzione di via Pietro Micca, perché
si trovava esattamente sul tracciato della nuova via.
Cosa fare
della storica e gloriosa chiesa di San Tommaso? Il Comune di Torino
decise per la sua
demolizione, Carlo Ceppi
si oppose e, d'accordo con il parroco della chiesa, padre Turbiglio, propose
l'ennesima rivisitazione dell'edificio religioso. Il suo progetto
prevedeva
l'arretramento della facciata principale di circa otto
metri: la croce latina dell'impianto originario sarebbe diventata una
croce greca dal nuovo equilibrio. L'idea piacque e la chiesa di San
Tommaso si salvò: oggi, nella piccola piazzetta da cui guarda il
traffico impaziente di via Pietro Micca, conserva il
fascino barocco
della sua cupola e del suo altare maggiore, salvati dalla furia demolitrice, e fa pensare a cosa ci
saremmo persi senza
l'ostinazione di un architetto e di un parroco.
La foto storica di via Pietro Micca è sul forum skyscraper.com, la foto della situazione attuale, da Google Earth.
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