Il weekend del
10-11 giugno 2017 si
avvicina: avete già deciso i vostri
itinerari per scoprire gli spazi
aperti da Open House Torino? Io, con molta difficoltà, data la vastità dell'offerta, tra parchi, abitazioni private, palazzi
storici, sto provando a
selezionare i miei imperdibili e mi sto
rendendo conto che
il liberty e il design contemporaneo stanno
conducendo il gioco.
Vi indico
i dieci spazi che intendo visitare, ma ve ne segnalo altri che non visiterò semplicemente
perché
li conosco già (mi raccomando, prima di recarvi sul posto,
controllate gli orari di apertura degli spazi che avete scelto,
perché ognuno ha orari propri e non tutti sono aperti per tutto il
weekend!).
Non è più disponibile il loft dell'ex CEAT, che ha già
esaurito i posti messi a disposizione con le prenotazioni
obbligatorie (peccato!). Se potete,
non perdetevi la
Fondazione
Monaco, all'ultimo piano della torre più alta di Spina 3, in corso
Mortara: l'ho frequentata in passato per motivi professionali e il
panorama di cui si gode da lassù è impressionante sotto qualunque
cielo, da Superga fino alla Val di Susa, con Torino praticamente ai
piedi. Grazie
al mio ebook Edifici ex industriali a Torino,
in cui ho intervistato gli architetti che hanno riqualificato otto
fabbriche e dato loro nuova destinazione, conosco bene l'
ex Tobler e
l'
ex INCET: vale la pena visitare entrambe, la prima per il bel
cortile, per me il più bello della Torino contemporanea, e la
seconda per la sua magnifica piazza coperta.
E queste le architetture che vorrei visitare nel weekend di Open House Torino,
in ordine
sparso e casuale.
Villino Raby (corso Francia 8; apertura: sabato ore
10-14)
Tra San Donato e Cit Turin, il liberty torinese ha vissuto
una stagione feconda e appassionante. Se non vi è mai capitato di
perdervi tra corso Francia e le vie che portano verso l'interno del
quartiere di San Donato, fatelo, scoprirete piccoli gioielli di
architettura, con decorazioni affascinanti, bow-window quasi sempre
sorprendenti. Poter entrare in quella che è esternamente una delle
costruzioni più belle, il villino Raby, è un'occasione da non
perdere.
Loft in love with OSB (corso Svizzera 185 bis;
apertura: sabato ore 14-19)
Sono tanti i loft che apriranno le
proprie porte per Open House e questo mi ispira molto sia perché la
sua decorazione interna è basata soprattutto sul legno, da sempre
materiale caldo, sia perché i pannelli utilizzati, OSB, cioè
Oriented Strand Board, danno idea di uno stile postindustriale, che a
me incuriosisce sempre molto. Poi, scrivendo l'ebook ho scoperto
quanto sia interessante visitare uno spazio con chi l'ha disegnato e
non mi perderò l'opportunità.
Casa Ozanam e OrtoAlto (via
Foligno 14; apertura sabato ore 14-19 domenica ore 15-18)
L'appuntamento
con questo spazio risale alla sua inaugurazione, poco più di un anno
fa, per cui adesso è davvero imperdibile. Casa Ozanam si trova all'interno di un
edificio un tempo industriale e realizza progetti sociali; sul suo
tetto piano, OrtiAlti ha realizzato un orto collettivo, coltivato dai
giovani di una cooperativa sociale e utilizzato poi dal ristorante di
Casa Ozanam. Sono due progetti di futuro possibile e gli orti alti
stanno diventano una realtà da non sottovalutare.
Scultura
fiori (via Rosolino Pilo 21; apertura sabato e domenica ore 10-19)
Un
villino del primo Novecento dotato di una veranda ricca di fiori;
dalle sue proprietarie viene considerato un vero e proprio
laboratorio d'arte con i fiori come protagonisti; il fatto che siano
proprio loro a condurre le visite non può che rendere il tutto
ancora più intrigante. Il connubio tra primo Novecento e
contemporaneità è una delle cose più affascinanti di Open House
Torino.
San Salvario Green Loft (via Saluzzo
31b, apertura domenica ore 15-19)
Di nuovo il legno e di nuovo un
loft. Questa volta a San Salvario, in una piccola fabbrica
all'interno di un cortile trasformata in un'incantevole abitazione
tutta legno e vetrate, con un piccolo giardino; non si è persa
l'idea del passato industriale, si è acquistato il calore del legno;
anche qui, la visita è guidata dai progettisti.
Parco Mennea
(piazza Marmolada angolo corso Racconigi, apertura sabato e domenica
ore 10-19)
Open House Torino apre non solo costruzioni, ma anche
aree verdi, raccontate spesso dai loro progettisti. Tra le tante ho
scelto il Parco Mennea perché è uno dei parchi più giovani di
Torino, si trova a fare cerniera in un'area in profonda
trasformazione, dopo l'interramento della ferrovia, e sorge su quella
che un tempo fu la MaterFerro: adesso, tra arredi contemporanei,
giochi per i bambini e tanto verde è uno spazio di socializzazione
da scoprire.
AC Hotel by Marriott (via Bisalta 11, apertura
sabato e domenica ore 10-14)
È uno dei tre hotel che partecipano
a Open House Torino e l'ho scelto perché occupa un edificio che fu
pastificio e poi sede della Carpano. La sua ristrutturazione è stata
curata da Negozio Blu Architetti, che ha curato anche la
riqualificazione dell'ex Carpano adesso sede di Eataly, di cui ho
scritto sia su Rotta su Torino che nell'ebook. C'era tanta passione degli
architetti, nel raccontarmi questo edificio diventato hotel, che non
posso non visitarlo, finalmente.
Palazzo Saluzzo di Paesana
(via della Consolata 1 bis, apertura domenica ore 15-19)
Barocco e
design contemporaneo in un appartamento disegnato dallo studio Marco
Bernini e affacciato su uno dei più bei cortili di Torino, quello di
Palazzo Saluzzo di Paesana. A condurre la visita, di nuovo, il
progettista, il che rende l'occasione davvero imperdibile.
Casa Baloire (via Le Chiuse 39, sabato e domenica ore 15-19)
Un villino liberty, di nuovo a San Donato, con quattro appartamenti di stile contemporaneo. I bow-windows del primo Novecento con le geometrie moderne e, segnalano da Open House, anche "un'incredibile doccia-sauna ricavata nella torretta". Il liberty che non ti aspetti così facilmente associabile allo stile contemporaneo.
Camplus
College Lingotto (via Nizza 230, 4° piano, rampa Nord, apertura
sabato e domenica ore 10-14)
Sapevate che all'ultimo piano del
Lingotto c'era un campus per giovani universitari? Io no e, al vedere
le immagini di loft luminosissimi e di spazi studio grandi e pure
loro luminosi, grazie alle grandi vetrate dell'antica fabbrica della
FIAT, sono curiosa di visitarlo e di scoprire un altro modo di
abitare il Lingotto, ulteriore testimonianza della duttilità
dell'architettura industriale.
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