Appena aperto al pubblico
da Open House Torino, nel bel weekend dedicato al patrimonio architettonico, il
Palazzo del Lavoro è tornato d'attualità anche grazie ai nuovi
progetti del suo futuro. È una delle
pietre miliari
dell'architettura italiana, grazie ai suoi
pilastri con travi a
raggiera che sostengono il soffitto e disegnano suggestive
ramificazioni, ma da decenni aspetta una destinazione d'uso che
esalti il suo valore. Per il suo futuro si è immaginato di tutto e
gli ultimi progetti lo volevano trasformato in un
centro commerciale
del lusso, in grado di attirare anche i turisti scesi a Torino; un
progetto, questo di ennesimo luogo dello shopping, che aveva fatto
storcere il naso ai residenti, vista la vicinanza del Lingotto e di
8
Gallery, davvero a pochi isolati di distanza, e che era stato poi
bloccato dalla Giunta di
Chiara Appendino, decisa a rivedere tutte le
proposte fatte dalla Giunta precedente per le aree dismesse.
In
primavera, si era già detto che il Palazzo del Lavoro sarebbe stato
sì un centro commerciale, ma che il vicesindaco e Assessore
all'Urbanistica
Guido Montanari, stava lavorando per ottenere uno
spazio da destinare
a un Museo della Scienza e della Tecnologia, così
da dare alla struttura anche una valenza pubblico-culturale. Adesso
arriva la
conferma: con alcune modifiche, per rispondere alle
richieste dei residenti e della Giunta, il Palazzo del Lavoro sarà
un centro commerciale e avrà un'area che diventerà Museo della
Scienza e della Tecnologia. Il progetto è stato presentato durante
un'assemblea pubblica alla Circoscrizione 8, con tanto di rendering,
da Stefano Ponchia, amministratore delegato di
Pentagramma, la
società composta da Cassa Depositi e Prestiti e dal gruppo di
costruzioni GEFIM; a investire in questo progetto sarà
Falcon Malls,
società degli Emirati Arabi specializzata nello sviluppo di centri
commerciali, che ha pronti
150 milioni di euro, per una ricaduta che
dovrebbe poi portare beneficio all'intero quartiere. Secondo i
calcoli presentati durante l'assemblea, il
cantiere del Palazzo del
Lavoro
occuperà 350 persone, mentre la nuova destinazione d'uso
dovrebbe generare circa
800 posti di lavoro diretti e 150 indiretti;
i visitatori annuali dovrebbero essere intorno ai 5,5 milioni.
Il
progetto, spiega Falcon Malls
nel sito web dedicato, punta a
conservare la struttura progettata da Pier Luigi Nervi, "divenuta
un punto di riferimento per l'architettura espositiva contemporanea"
e a "
integrare il palazzo con l'area circostante, attraverso
interventi paesaggistici, che renderanno le aree verdi più grandi e
fruibili. Verranno realizzate
due piazze, che diventeranno luoghi di
aggregazione e saranno
migliorati illuminazione pubblica e arredo
urbano".
Tra le
novità del nuovo progetto c'è la
riduzione
del parcheggio previsto, che dovrebbe avere 300 posti in meno, per un totale di
1550 posti, e la
realizzazione di un
grande prato verso corso Maroncelli, dove
verranno mantenuti gli alberi; nei sotterranei di Palazzo del Lavoro
verranno realizzati i parcheggi, le aree per lo scarico delle merci e
l'isola ecologica. Il centro commerciale dovrebbe occupare
43mila
metri quadrati, con una superficie reale di vendita di circa 18mila
metri quadrati; al terzo piano troverà posto un'
esposizione delle
eccellenze tecnologiche torinesi, che dovrebbe poi diventare il Museo
della Scienza e Tecnologia vagheggiato da Montanari, con
collezioni
del Politecnico e dell'Università di Torino. La cosa bella è che il progetto davvero non toccherà la struttura di Nervi: rimarranno i
pilastri visibili a tutt'altezza, in modo che l'edificio sia
apprezzabile in tutta la sua volumetria e non si perda il disegno del soffitto: i percorsi del centro commerciale si affacceranno in
una grande piazza interna con balconi dal disegno leggero, così da non creare contrasto con l'architettura nerviana. Il progetto conferma la necessità del
sottopassaggio di corso Unità d'Italia all'incrocio con corso Maroncelli, già discusso con il Comune di Moncalieri.
I
tempi di
realizzazione? Qui il discorso si fa più complesso e si parla di
almeno un paio d'anni. Pentagramma deve presentare progetto e
richieste di concessioni e autorizzazione e tra una cosa e l'altra,
se tutto arriverà per tempo e
la burocrazia non rallenterà il
cammino, il cantiere dovrebbe partire tra un anno,
nell'estate del
2018. Siamo in Italia, Torino ha purtroppo esperienza di forti
ritardi e di promesse mancate (avete presente il Passante Ferroviario
e il Parco Dora, per fare due esempi recenti?), un prudente "vedremo"
è la formula migliore.
I
rendering, dalla brochure di Falcon Malls, al link già indicato.
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