Carlo Emanuele I
di Savoia nacque il
12 gennaio 1562 e, per celebrare il 455
anniversario dalla sua nascita, i
Musei Reali di Torino hanno
preparato
tre visite speciali a
Le meraviglie del mondo, la bella
mostra dedicata alle sue collezioni, in corso alla Galleria Sabauda e
alla Biblioteca Reale.
Chicca esclusiva di queste visite speciali,
il
Pronostico pel
duca Carlo Emanuele I del 1562, una sorta di oroscopo
un tempo
attribuito a Nostradamus, conservato alla Biblioteca Reale; sarà
infatti questo prezioso documento a introdurre alle visite guidate.
E con questo documento torniamo al
rebus di Nostradamus, che le
leggende vogliono visitasse Torino,
nel 1556, chiamato da
Emanuele Filiberto e
Margherita, disperati per avere finalmente
l'erede al trono che
garantisse la continuità dinastica. Togliamoci il dubbio:
non c'è
alcuna certezza storica sulla presenza di Nostradamus alla corte sabauda, anche perché Emanuele Filiberto sposò Margherita di Valois
nel 1559, dunque sarebbe stato complicato vederlo disperato per l'erede che non arrivava tre anni prima del matrimonio. Ma è bello lo stesso immaginare il celebre dottore, astrologo, matematico
francese in compagnia di Emanuele Filiberto, appassionato alchimista,
a discutere di pietre filosofali, astrologia e magia. Siamo pur
sempre in un secolo in cui s
cienza e alchimia sono la stessa cosa, in
una confusione oggi inconcepibile, del resto,
astronomia e astrologia
andavano a braccetto sin dai tempi più antichi. È
l'ansia di sapere
dell'uomo rinascimentale, che Emanuele Filiberto rappresenta bene
in
tempo di pace, una volta inguainata la spada a San Quintino e
ritornato a mettere ordine nel suo Ducato.
L'eventuale soggiorno
di Nostradamus a Torino è
fortemente legato alla nascita di Carlo
Emanuele I, desideratissimo
unico figlio di Emanuele Filiberto e Margherita, speranza della dinastia e del Ducato (leggete cosa
seppero organizzare gli orgogliosissimi genitori,
per il suo battesimo). La tradizione (ma non c'è prova storica) vuole che Nostradamus, chiamato a facilitare il suo concepimento, con unguenti
speciali, redasse anche
l'oroscopo del piccolo principe.
Non solo predisse che sarebbe stato
il più importante condottiero del suo tempo, ma assicurò che sarebbe morto "sulla
strada di Gerusalemme, quando un nove si troverà davanti a un
sette". È probabile che per questa profezia il Duca si tenne
sempre lontano dal Medio Oriente e tutti ipotizzarono che sarebbe
morto in età avanzata. In realtà, Carlo Emanuele, salito al trono
appena 19enne, già orfano di entrambi i genitori, regnò per ben 50
anni. Morì
il 26 luglio 1630, a 68 anni, quindi nel 69° anno di
vita (con il 9 che precede il 7 dei 70 anni), a Savigliano (CN), nel
Palazzo Cravetta, che ancora oggi, come allora si trova
in via
Gerusalemme. E il cerchio si chiude così.
ricordiamo che il duca nasce al Castello di Rivoli, e la corte non era ancora entrata a TOrino, cosa che avverrà nel 1563...
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