"I
n autunno la RAI risponderà ai serial storici europei, tipo il
britannico The Tudors e lo spagnolo Isabel (di Castiglia), con I
Medici. E cosa non sarebbe raccontare i Savoia,da Emanuele Filiberto,
che riconquista il suo Ducato grazie alla gloria di San Quintino, a
Vittorio Amedeo II, che diventa re dopo aver sbaragliato i Francesi,
grazie al genio militare del cugino Eugenio di Savoia? E in mezzo
le reggenze delle due Madame Reali, Cristina, per l'appunto, e
Giovanna Battista di Savoia Nemours. Che sovrani, che personaggi e
che donne!"
Questo scrivevo un anno fa,
al ricordare il ruolo di Cristina di Francia, la prima Madama Reale, nella costruzione dell'immagine di
capitale barocca di Torino. Potete immaginare
l'allegria quando sui
social ho scoperto che la
Film Commission Torino e Piemonte ha
lanciato un
concorso aperto a tutti gli sceneggiatori, professionisti
e non, quali che siano l'età (purché maggiorenni) o la nazionalità
(purché cittadini della UE), per scrivere
una serie tv di 6-8
episodi da 50 minuti
sui Savoia, ambientati tra il XVII e il XVIII secolo, i
secoli d'oro della dinastia, dalla riconquista del Ducato, da parte di
Emanuele Filiberto, alla Rivoluzione Francese.
Non solo i Tudors, i
Borgia o i Medici, dunque, non solo
Isabel o
Versailles, ma anche i
Savoia, da raccontare in tv. Il
ritorno di Emanuele
Filiberto in Piemonte, dopo
la vittoria nella battaglia di San Quintino e il Trattato
di Cateau Cambresis, la sua ossessione per
la costruzione di una
Cittadella, che rendesse inespugnabile Torino, la sua nuova capitale;
il
lungo regno di suo figlio Carlo Emanuele, che seppe fare guerre
contro chiunque, intrattenne rapporti personali ed epistolari con
tutti i sovrani, iniziò buona parte delle preziose collezioni
sabaude; e dopo di lui
la reggenza di Cristina di Francia, che
iniziò a disegnare Torino capitale, si mantenne in equilibrio tra
Francia e Spagna e visse l'amore più romantico del XVII secolo, con
il conte Filippo d'Agliè; e poi
l'assedio di Torino del 1706 con
il
genio militare di Eugenio di Savoia, il Trattato di Utrecht con
la trasformazione del Ducato in Regno e
l'arrivo di Juvarra, con il trionfo
barocco e con la costruzione di Superga (che non era la cupola
autoportante del Brunelleschi che ha divertito i telespettatori de
I
Medici, ma insomma, pure lei fa la sua figura!). Argomenti ce ne sono
davvero tanti!
E la cosa bella è che il concorso sia aperto a tutti,
non solo ai professionisti, ma anche agli aspiranti autori, che potranno così mostrare
la propria competenza storica e le proprie qualità di scrittori, due delle richieste fondamentali della Film Commission. Non ci sono limiti per il soggetto né per il genere né per
l'arco temporale, purché siano protagonisti i Savoia.
L'obiettivo finale è la
promozione del territorio attraverso le vicende di chi l'ha
governato: la serie dovrà infatti
tenere conto del Piemonte e, in
particolare,
delle Regge sabaude, Patrimonio dell'Umanità
dell'UNESCO. Il vincitore riceverà un
premio di 50mila euro.
Il
bando di concorso è stato pubblicato
su contestsavoia.fctp.it,
dove si trovano anche le scadenze (la consegna degli elaborati per marzo 2018, il vincitore proclamato alla Mostra di Venezia 2018) e tutti i dettagli per partecipare.
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