L'antico
Convento di Sant'Agostino è stato trasformato in
46 appartamenti di diverse tipologie, destinati a
residenti di
classe medio-alta e a turisti e professionisti per
soggiorni medio-corti, in una
struttura storica, nel cuore della città.
Quadrato, il nuovo
progetto del
Gruppo Building, è stato presentato ai media nei giorni scorsi: il Gruppo
torinese non è nuovo al recupero e alla trasformazione di edifici
storici del centro, basti pensare
a The number Six, il fiore
all'occhiello (secondo ArchDaily è la "casa più bella del
mondo" del 2015), a
Lagrange 12 o
Domus Lascaris, edificio per uffici degli anni 50, che sta diventando un'elegante palazzina residenziale, con appartamenti luminosi e contemporanei.
Ma Quadrato
ha
qualcosa di più: è la trasformazione residenziale di un edificio
religioso,
in un contesto dalla storia millenaria. Durante i lavori di ristrutturazione, infatti, sono stati
trovati i resti di un edificio romano, forse una
schola, con un magnifico mosaico che ripropone il
mito del cacciatore Atteone, trasformato da Artemide in cervo, per averla vista nuda, e poi sbranato dai suoi stessi cani. Si inserisce in un ambito in cui la religione ha avuto un
ruolo importante, è a pochi passi dalla Basilica della Consolata, ma,
contemporaneamente, è nel cuore del quartiere più di tendenza ed
edonista del centro di Torino. E non solo.
Isokinetic, centro di sport, medicine e
riabilitazione ortopedica, occupa
due grandi spazi, con una palestra,
inserita sotto gli
affreschi barocchi del piano terra, e, collegate a
essa, ai piani inferiori, una sala di allenamento, e, ancora più giù,
una piscina
sotto una magnifica volta con laterizi a vista. Il legame tra Quadrato e
Isokinetic è presto spiegato: entrambi si occupano e preoccupano del
benessere; il primo offre uno stile di vita gradevole, all'interno di
spazi appositamente studiati, il secondo propone la cura del corpo
con metodi all'avanguardia.
Durante la presentazione di Quadrato ai
media abbiamo potuto visitare
un paio di appartamenti, un mono e un
trilocale. La prima cosa che colpisce? Il
design colorato e
contemporaneo, in netto contrasto con il contesto barocco del centro
torinese. "Il concetto razionalista di
existenzminimum ha
influito nella definizione del progetto degli appartamenti, a partire
dal più piccolo, il monolocale" spiegano gli architetti dello
Studio Boffa, Petrone & Partners, che hanno progettato gli spazi
e il loro arredamento con
Building Engineering "Lo spazio è
definito attraverso la successione degli elementi d'arredo intesi
come definizione gerarchica delle esigenze funzionali in un unico
ambiente. La progettazione degli interni è pensata per essere
estremamente versatile e per adattarsi alle diverse esigenze". Tutti i mobili sono
stati
disegnati e realizzati su misura; nelle camere da letto, le
pareti bianche contrastano con quella dipinta su cui appoggia la
testiera del letto; i bagni, colorati da piastrelle sui toni della
terra, sono ampli, dotati di docce e non di vasche. Dalle finestre,
ovunque ci si affacci,
la vista è invidiabile: verso l'ampio cortile, si
scorgono la collina e le cupole del barocco torinese, verso via delle
Orfane si incontrano le ampie finestre della chiesa di Santa Chiara,
generalmente poco apprezzabili dalla strada. Tutto è nuovo e
poco
ricorda il passato monastico dell'edificio: solo il pavimento degli
spazi in comune, una bella scacchiera in bianco e nero, è originale.
Sulla facciata esterna, guardate bene in via delle Orfane!, c'è
T'oro, una scultura bronzea di
Ricki Ferrero, che continua la
collaborazione con Gruppo Building, già vista a Lagrange 12 e The
number 6. È un
toro di bronzo, che irrompe verso l'esterno dopo aver
'rotto' la parete, con i frammenti di muro che lo circondano, a dare l'idea del movimento e dell'energia della sua azione. È un messaggio
che l'artista lancia a Torino, città che
non deve mai arrendersi e
che deve guardare sempre
con energia al suo futuro, "L'attimo di
sfondamento del toro è il mutare di Torino nel presente" dice
Ferrero. Vicino al toro c'è uno
scarabeo, che sa di Egitto e di mistero e che rende omaggio alla Torino che non si stanca di scoprire, dal Museo Egizio in poi, e che conserva gelosamente la sua fama di città magica. Fate attenzione, passando nei pressi di via delle Orfane 20: Ferrero giura che lo scarabeo ci sia, io non l'ho trovato (per ora!).
E, avendo chiaro tutto quello che
contiene Quadrato, si possono finalmente cogliere
i rimandi continui
tra passato e presente, in un'operazione evidentemente immobiliare,
ma che sa parlare alla città e alla sua storia. L'ordine agostiniano che abitò l'antico convento era
mistico, ma anche
ospedaliero, aveva cioè quell'attenzione per la cura del corpo che, in modo contemporaneo, riprendono
le terapie proposte da Isokinetic. Una suggestione per lo sport e l'attività fisica ripresa anche nel
campetto da calcio, voluto da Building nel cortile, unendo Quadrato alla parrocchia e al passato della
schola, in cui c'era spazio anche per attività di benessere psico-fisico. Dopo la
schola vennero le casupole e le capanne medievali e, intorno all'anno Mille, una
chiesa dedicata ai santi Filippo e Giacomo, la cui grande campana in
bronzo fu fusa nel cortile di fronte. Ed ecco un altro rimando, al bronzo usato da Ferrero
per il suo energico T'oro, un animale che qui ha un significato più vincente rispetto a quelli immortalati nel mosaico dell'area archeologica, con i cani che sbranano Atteone. Vedete quanti rimandi tra presente e passato? quando in conferenza stampa sono stati sottolineati ne sono rimasta affascinata.
L'area
archeologica sarà aperta al pubblico all'inizio del 2019, con un
allestimento che Building sta preparando in comune accordo con la
Soprintendenza. Merito a questi
operatori privati torinesi, che compiono investimenti da cui
giustamente vogliono guadagnare e che, allo stesso tempo, sanno
valorizzare il legame con la storia della città:
per la
Nuvola e per
Quadrato la scoperta di un'area romana è
diventata
una bella sfida d'architettura e un'occasione per
affermare il proprio marchio anche come
custode attento del passato di Torino. Se ne
tornerà a parlare, non appena l'area archeologica sarà aperta al
pubblico. Nel frattempo, se volete saperne di più su Quadrato, se
volete regalarvi un soggiorno in uno dei suoi appartamenti, questo il
sito web:
quadra-to.it
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